tragedie | VIVERE by dagerman.

E mi parlerai dei moti del mare.
Del mare che inghiotte e riporta a riva.
Di come ci si dimentica in fretta o di come non si scorda mai.
Raccolgo frammenti trasparenti, ectoplasmi, non sopravvissuti alle maree della storia, che siano tragedie minori o gioie non abbastanza gloriose.
Parlano di ieri, di oggi, dei giorni sempre uguali.
Sono i pezzi di un vaso caduto in cocci, i pezzi meno importanti, le impronte cancellate dalle onde, dal vento.
Un vaso potrebbe contenere tutto, capisci?
Il mondo è come un vaso.
Il mio, il tuo.
Che forse sarebbe bello dire nostro.
Capisci?
Ma è rotto. Il vaso intendo.
Rotto, chissà se era pieno o vuoto.
Chissà se l'uomo è senza mondo.
O forse è un mondo senza l'uomo.
Ed in questa danza mi soffermo a osservare chi ama, chi lavora, chi soffre, chi sogna, chi prega, chi lotta.
E cosa facciamo? E cosa faccio?
Aspettiamo.
Che inizi qualcosa?
No, che tutto finisca.

dagerman. - Autunno 2024

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...and you will tell me about the motions of the sea, of the sea that swallows and brings back to shore.
Of how we quickly forget or how we never forget.
I collect transparent fragments, ectoplasms, which have not survived the tides of history, be they minor tragedies or joys not glorious enough.
They talk about yesterday, about today, about the days that are always the same.
They are the pieces of a vase that has fallen into shards, the less important shards, the imprints erased by the waves, by the wind.
A vase could contain everything, you know? The world is like a vase. Mine, yours.
And maybe it'd be nice to call it ours. You know?
But it's broken. The vase, I mean. Broken, who knows whether it used to be full or empty.
Who knows whether humanity is without a world, or maybe it's a world without humanity.
So, what are we doing? And what am I doing?
We wait.
For something to begin?
No, for everything to end.

dagerman. - Fall 2024

Screamo Post-HC // 2024 // North Italy.

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