Stramonio from Background Noises by Mennie's Click
Tracklist
12. | Stramonio | 4:50 |
Lyrics
Verse 1 (Spunk):
Ciò che mi serve è odio, ciò che mi serve è amore, ciò che mi serve è tutto, ciò che mi serve è niente, in tenuta da casa in mezzo a sta cazzo di gente, con le facce coperte sono gli occhi la parte eloquente, ah, come ti piglia, rinchiuso in quattro mura di violenze circondato da lontane dipendenze, che ritornano violentemente in ritardo sul tempo, c'ho la mente che mi vola quindi resto zitto e assente, in mezzo a fiumi di parole cosa vuoi dire, che per fortuna c'era chi scriveva il vero, quando il vero c'era, prova a consolare me che non ho niente, se non citazioni di quando una cassetta bastava, ah, chi procrastina non passa alla fama e mi passa la fame, a vedere chi fa tutto eccetto il suo dovere, mentre qui col mio Mennie, le cose le facciamo a dovere.
*ciò che mi serve pensavo fossi tu, non è mai stato cosi chiaro, ciò che mi serve è una vita in più di vantaggio su sto mondo, prima che cada, un altra calamità, che mi sbarri la strada*
RIT:
Grande difetto, morale perfetto, vivere sto mondo senza neanche un affetto.
Geniale dispetto, finale perfetto, vivere sto mondo senza neanche un affetto.
Grande difetto, morale perfetto, vivere sto mondo senza neanche un affetto.
Geniale dispetto, finale perfetto, morire in questo mondo senza neanche un affetto.
Grande difetto, morale perfetto, di vivere sto mondo senza neanche un affetto.
Geniale dispetto, e un finale perfetto, di morire in questo mondo senza neanche un affetto.
Verse 2 (Spunk):
Potessi sputare merda in faccia a chiunque, allora si, che starei bene con me stesso, c'ho da sempre il coltello dalla parte della lama, quindi resto nel mio mondo come adesso, con una luce morta che entra dalla finestra, un manto di nuvole in cielo e intorno alla mia testa, palazzi gialli che diventano grigi, panni che volano appesi, io mi sento fluttuare per aria e poi cadere giù, insieme alla pioggia, sopra ogni vetro si riflette una minaccia, dimmi chi riflesso allo specchio nei propri occhi non ci guarda, l' autoritratto perfetto che diventa astratto, un insieme di scene una dopo l' altra, assuefatto da chi vuole andare solamente in altro, mentre io ci vado in alto ma soltanto di malto, io mi metto in ballo e poi ribalto tutto quanto.
Verse 3 (GinBap):
Il dovere del passato, ho il dovere di essere stato assente, guarda negli occhi quando mente, ti ritrovi adulto nella casa dei tuoi genitori, troppo pigro, troppo cieco, per notare sulla sedia gli allori, passo dopo passo l' orizzonte si accorcia, l' eco diventa vago, superficie distorta, ancora una volta faccio i conti con la dignità che fa la mano morta, dentro sento il centro, il vento che la ribalta, anni che tratto con sta farsa, vivo il sogno di essere cambiato, e ogni giorno viene riflesso un volto che non ho mai guardato, ma non mi pento di niente, noi siamo i Mennie's, siamo crudi e veri e non trattiamo con sta gente, e se dico la mia, è perche la tua non vale niente.
*L'amore e l'odio, due sentimenti contrastanti, che si indossano a vicenda come un guanto, separati da un filo sottilissimo che li distingue, ma bisognosi comunque l' uno dell' altro*
RIT:
Grande difetto, morale perfetto, vivere sto mondo senza neanche un affetto.
Geniale dispetto, finale perfetto, morire in questo mondo senza neanche un affetto.
Grande difetto, morale perfetto, vivere sto mondo senza neanche un affetto.
Geniale dispetto, finale perfetto, morire in questo mondo senza neanche un affetto.
Grande difetto, morale perfetto, vivere sto mondo senza neanche un affetto.
Geniale dispetto, finale perfetto, morire in questo mondo senza neanche un affetto.
Grande difetto o geniale dispetto, morale perfetto o finale perfetto, vivere o morire in questo mondo... Senza neanche un affetto